L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato un aggiornamento delle Linee Guida globali sulla qualità dell’aria (AQG 2021).

Nei 15 anni che separano il nuovo documento dall’edizione precedente (2005), la qualità e quantità di studi che documentano l’influenza negativa dell’inquinamento atmosferico sulla salute sono considerevolmente aumentate. Per questo motivo, e dopo una revisione sistematica delle prove accumulate, i valori AQG aggiornati sono inferiori a quelli  raccomandati 15 anni fa:

  • le concentrazioni medie annue di PM2,5 passano da 10 a 5 μg/m3,
  • quelle di NO2 da 40 a 10 μg/m3, 
  • la concentrazione media di ozono nelle 8 ore in alta stagione non deve superare i 60 μg/m3 (mentre prima, per questo inquinante, non c’erano valori limite raccomandati).

Ciò significa che è ormai più che dimostrato che l’inquinamento atmosferico, anche a livelli molto bassi, è pericoloso e nuoce alla salute.

Considerando che il 90% della popolazione mondiale nel 2019 ha vissuto in aree dove non sono stati rispettati neanche i limiti più alti previsti dalle Linee guida precedenti (2005), il lavoro da compiere da parte di politici, decisori e cittadini per la tutela della salute delle popolazioni è notevole.
Sebbene le linee guida non siano legalmente vincolanti, auspichiamo che costituiscano il punto di riferimento per le politiche in tutti i Paesi e in tutti settori.

Comunicato stampa OMS e l’Executive summary (all. scaricabile)
Linee Guida AQG 2021


Lo stesso giorno, 100 società scientifiche, tra le quali anche AIE,  chiedono ai governi di attuare drastiche politiche per la riduzione dell’inquinamento atmosferico

Con una dichiarazione comune 100 società scientifiche nazionali e internazionali chiedono ai governi di attuare drastiche politiche per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, come indicato dalle Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità appena pubblicate.

L’iniziativa guidata dall’International Society of Environmental Epidemiology (ISEE) e dalla European Respiratory Society (ERS) è stata sottoscritta anche da 9 società scientifiche italiane di epidemiologia, pneumologia, immunologia, neurologia e pediatria.

La Rete RIAS, insieme all’Associazione Italiana di epidemiologia, non poteva mancare l’occasione di ribadire la necessità di agire subito anche nel nostro Paese per il miglioramento della qualità dell’aria. L’Italia è oggetto di ben quattro procedure di infrazione per violazione dei limiti di PM10, NO2 e PM2.5 e la pubblicazione delle nuove Linee Guida è un stimolo forte per mettere finalmente a punto una strategia complessiva per la riduzione dell’inqinamento dell’aria e per la tutela di salute e ambiente.

Dichiarazione delle Associazioni (scorri l’elenco dei firmatari), pubblicato ora qui.
Comunicato Stampa di AIE e RIAS.

Fonte E&P