La British Heart Foundation prevede che l’attuale stima di 11.000 decessi all’anno correlati al particolato continuerà ad aumentare.
La British Heart Foundation (BHF) ha avvertito che più di 160.000 persone potrebbero morire nel prossimo decennio per ictus e infarti causati dall’inquinamento atmosferico. L’equivalente di oltre 40 morti al giorno per malattie cardiache e circolatorie legate all’inquinamento atmosferico.
La Fondazione che ha fornito le stime ha dichiarato che al momento ci sono circa 11.000 morti all’anno, ma che questo numero è destinato ad aumentare man mano che la popolazione continuerà ad invecchiare e chiede che il Regno Unito adotti le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sull’inquinamento atmosferico e le rispetti entro il 2030.
Gli attuali limiti UE – che il Regno Unito rispetta tranquillamente – per l’inquinamento da polveri sottili (PM2,5) sono di 25 μg / m 3 come media annuale. I limiti dell’OMS sono più severi, con una media annuale di 10 μg / m 3 .
Il BHF ha affermato che il PM2.5 può avere un “effetto gravemente dannoso per la salute del cuore”, aumentando il rischio di infarto e ictus e peggiorando i problemi di salute esistenti.
Jacob West, direttore esecutivo per l’innovazione sanitaria presso il BHF, ha dichiarato: “Ogni giorno, milioni di persone in tutto il paese inalano particelle tossiche che penetrano nel nostro sangue e restano nei nostri organi, aumentando il rischio di infarti e ictus. Non ci sono dubbi, la nostra aria inquinata è un’emergenza per la salute pubblica e non abbiamo fatto abbastanza per affrontare questa minaccia per la nostra società. Dobbiamo garantire che linee guida più rigorose sulla qualità dell’aria basate su dati sanitari siano adottate con urgenza per legge al fine di proteggere la salute della nazione. La legislazione degli anni ’50 e ’60 sulla qualità dell’aria e, più recentemente, il divieto di fumo nei luoghi pubblici, dimostrano che l’azione del governo può migliorare l’aria che respiriamo”.
Nel luglio 2019, il Dipartimento per l’ambiente e gli affari rurali ha pubblicato uno studio che mostra come soddisfare le linee guida dell’OMS sull’inquinamento atmosferico entro il 2030 sia “tecnicamente realizzabile” nella maggior parte delle aree del Regno Unito.
Il BHF ha lanciato una nuova campagna “You’re Full Of It” per evidenziare come ogni giorno nelle città del Regno Unito le persone inalino livelli pericolosi di PM2.5.
Il ministro dell’Ambiente, Rebecca Pow, ha dichiarato: “Conosciamo tutti l’impatto che l’inquinamento atmosferico ha sulle comunità in tutto il Regno Unito, motivo per cui il governo sta accelerando e intraprendendo azioni urgenti per migliorare la qualità dell’aria. Accanto alla nostra strategia per l’aria pulita, elogiata dall’Organizzazione mondiale della sanità come ‘un esempio da seguire per il resto del mondo’, la nostra legge di riferimento sull’ambiente includerà l’impegno per un obiettivo giuridicamente vincolante in materia di polveri sottili che migliorerà la qualità della vita di milioni di persone.”
Il professor Stephen Powis, direttore medico del SSN, ha dichiarato: “L’emergenza climatica è anche un’emergenza sanitaria, con migliaia di decessi e ricoveri ospedalieri legati all’inquinamento atmosferico evitabili ogni anno, motivo per cui il SSN sta facendo la sua parte intervenendo per ridurre le emissioni di carbonio, compresa la riduzione del traffico al fine di diminuire il bisogno di milioni di prestazioni ospedalierie attraverso servizi migliori. Con l’inquinamento atmosferico che contribuisce a circa 40.000 morti all’anno e considerato che quattro bambini su 10 frequentano scuole in zone altamente inquinamente, è chiaro che la lotta all’inquinamento atmosferico deve essere un’attività urgente per tutti”.
Fonte: The Guardian articolo del 13/01/2020 – traduzione a cura della redazione