Secondo un nuovo rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) nei prossimi cinque anni la capacità eolica e solare raddoppieranno supererando quella di gas e carbone.
L’agenzia intergovernativa con sede a Parigi prevede infatti un aumento di 1.123 gigawatt (GW) della produzione di energia eolica e solare, il che significherebbe che queste fonti di energia supereranno la capacità del gas nel 2023 e quella del carbone nel 2024.
Secondo il rapporto Renewables 2020 dell’AIE inoltre, mentre nel 2020 altri combustibili hanno avuto difficoltà a causa del Covid-19, il mercato delle energie rinnovabili si è dimostrato “più resiliente di quanto si pensasse”. L’energia eolica e solare stanno crescendo costantemente e questo significa che entro il 2025 le energie rinnovabili sostituiranno il carbone diventando la più grande fonte di energia del mondo.

Due “Pietre miliari”

Dal momento che i loro costi continuano a diminuire nei prossimi anni le energie rinnovabili dovrebbero dominare la costruzione di nuove infrastrutture elettriche. E nello scenario principale l’AIE prevede che eolico, solare, idroelettrico e altre fonti rinnovabili nei prossimi cinque anni rappresenteranno il 95% dell’aumento della capacità di generazione di elettricità nel mondo. In tale ipotesi tra il 2020 e il 2025 la capacità eolica e solare, definita come la “più economica… elettricità della storia” è destinata a raddoppiare e a diventare il motore chiave di questa tendenza.
Nel grafico seguente viene mostrato quello che l’AIE chiama “pietre miliari”: il momento in cui la produzione di energia solare ed eolica combinate superano gas e carbone.

Fonte: IEA Renewables 2020

Questo aumento della capacità significa che la generazione rinnovabile si espanderà di quasi il 50% nei prossimi cinque anni, “ponendo fine a cinquant’anni di carbone come principale fornitore di energia” come affermato dal direttore esecutivo dell’AIE, il dott. Faith Birol.
Secondo l’agenzia complessivamente, la generazione di elettricità rinnovabile a questo punto sarà di quasi 9.745 Terawattora (Twh), misura “equivalente alla domanda combinata di Cina e Unione Europa”.
Poiché la domanda di energia aumenta in tutto il mondo per accogliere la crescita economica e società sempre più elettrificate, l’AIE si aspetta che le energie rinnovabili soddisfino praticamente tutto questo aumento. Il rapporto prevede che le energie rinnovabili soddisfino il 99% dell’aumento della domanda di elettricità nei prossimi cinque anni. Negli Stati Uniti e in Europa, si prevede che gli aumenti delle energie rinnovabili supereranno di gran lunga la domanda poiché vengono introdotti per sostituire l’invecchiamento delle infrastrutture per i combustibili fossili. Tuttavia nelle nazioni asiatiche le energie rinnovabili copriranno solo una parte della domanda futura, mentre la parte restante sarà coperta dai combustibili fossili.

‘Sfidando il Covid’

Nel 2020 la domanda globale di energia a causa del Covid è destinata a diminuire del 5% e la domanda di elettricità del 2%. Nonostante ciò però secondo il rapporto, nel 2020 l’elettricità generata da eolico, solare, idroelettrico e biomasse dovrebbe aumentare del 7% a livello globale, anche perché la crisi sta accelerando la chiusura delle infrastrutture obsolete a combustibili fossili.
Quindi, sebbene la pandemia abbia avuto un impatto sul settore delle rinnovabili, il rapporto rileva che “i fondamenti dell’espansione delle energie rinnovabili non sono cambiati”. I costi in calo e il sostegno alle politiche significano che continuano a crescere.
E difatti l’attività di costruzione è continuata anche durante i blocchi in molti paesi e la produzione è aumentata rapidamente, anche dopo i ritardi iniziali. Ciò ha consentito al settore di “sfidare il Covid” e stabilire un nuovo record con l’aggiunta di capacità rinnovabile anche nel 2020.

Incertezze future

Sebbene il settore delle energie rinnovabili abbia fatto relativamente bene quest’anno, la scadenza degli incentivi esistenti e le conseguenti incertezze significano che l’AIE prevede un piccolo calo del tasso di crescita della capacità nel 2022, rispetto al 2021, a meno che le politiche non vengano modificate.
Birol afferma che “Le energie rinnovabili sono resistenti alla crisi Covid ma non alle incertezze politiche“.
D’altro canto, il rapporto rileva anche che il recente impulso politico ha il potenziale per dare all’uso delle energie rinnovabili “una spinta in più”. Le ultime settimane hanno visto la Cina, la Corea del Sud e il Giappone farsi avanti con impegni zero-netto che richiederanno l’eliminazione graduale dell’energia a carbone e un significativo aumento delle energie rinnovabili.
La recente vittoria alle elezioni presidenziali di Joe Biden negli Stati Uniti, che ha promesso un programma di spesa di 2 trilioni di dollari per l’energia pulita, potrebbe avere un impatto significativo anche sul settore delle energie rinnovabili.
Secondo il dott. Birol: “Se le politiche proposte per l’elettricità pulita della prossima amministrazione statunitense vengono attuate, potrebbero portare a un dispiegamento molto più rapido di solare fotovoltaico ed eolico, contribuendo a una decarbonizzazione più rapida del settore energetico“.

Fonte: Carbon Brief