L’Assemblea lancia un urgente appello all’azione per risolvere le emergenze planetarie.
Il 23 Febbraio scorso i ministri dell’Ambiente e i leader di oltre 150 Nazioni hanno concluso la riunione online di due giorni della quinta Assemblea per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEA-5) dell’UNEP avvertendo che se non cambiamo il modo di salvaguardare la natura, il mondo rischia nuove pandemie.
L’UNEP (United Nations Environment Programme), programma dell’ONU per l’ambiente con sede a Nairobi, costituisce la più importante voce mondiale in materia ambientale. Fornisce leadership e incoraggia la collaborazione nella cura dell’ambiente ispirando, informando e consentendo alle Nazioni e ai Popoli di migliorare la loro qualità di vita senza compromettere quella delle generazioni future. Nell’ambito del programma ogni due anni si riunisce l’UNEA, il forum ambientale di più alto livello al mondo a cui partecipano capi di stato, ministri dell’ambiente, amministratori delegati di società multinazionali, ONG, attivisti ambientali e altro ancora, per discutere e assumere impegni globali per la protezione ambientale, per stabilire le priorità delle politiche ambientali globali e sviluppare il diritto ambientale internazionale, definire il lavoro dell’UNEP.
A causa della pandemia la quinta assemblea “UNEA-5” si è svolta con una prima sessione online il 22-23 Febbraio 2021 ed è prevista una seconda riunione nel mese di febbraio 2022.
Alla presenza di migliaia di partecipanti online, tra cui più di 1.500 delegati provenienti da 153 Stati membri delle Nazioni Unite e oltre 60 Ministri dell’ambiente, l’Assemblea ha concordato gli aspetti chiave del lavoro dell’UNEP, ha dato il via alla commemorazione del 50° anniversario dell’UNEP e ha visto colloqui di leadership in cui gli Stati membri si sono chiesti come costruire un mondo post-pandemia resiliente e inclusivo.
Il presidente keniota Uhuru Kenyatta in un discorso all’Assemblea ha dichiarato: “È sempre più evidente che le crisi ambientali fanno parte del viaggio che ci attende. Incendi, uragani, alte temperature da record, freddi invernali mai visti prima, invasioni di locuste, inondazioni e siccità, sono diventati un luogo così comune che non sempre fanno notizia. L’aumento di questi eventi meteorologici e climatici avversi rappresenta un campanello d’allarme che ci chiede di far fronte alle tre crisi planetarie che minacciano il futuro collettivo: la crisi climatica, la crisi della natura della biodiversità, la crisi dell’inquinamento e dei rifiuti“.
In una dichiarazione politica dal titolo “Guardando avanti alla ripresa dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente nel 2022 – Messaggio dall’UNEA-5 online, Nairobi 22-23 febbraio 2021” approvata al termine dell’Assemblea, gli Stati membri hanno riaffermato il mandato dell’UNEP come principale autorità ambientale globale e hanno chiesto un multilateralismo più ampio e più inclusivo per affrontare le sfide ambientali.
La dichiarazione afferma che l’Assemblea vuole “rafforzare il sostegno alle Nazioni Unite e alla cooperazione multilaterale e ribadire che l’azione collettiva è essenziale per affrontare con successo le sfide globali”. Avvertendo che “più che mai la salute e il benessere umano dipendono dalla natura e dalle soluzioni che fornisce, e siamo consapevoli che dovremo affrontare rischi ricorrenti di future pandemie se manterremo invariati gli attuali modelli non sostenibili nelle interazioni con la natura.”
Sveinung Rotevatn, presidente dell’UNEA-5 e ministro norvegese per il clima e l’ambiente, ha fatto eco all’avvertimento. “Tutti coloro che si sono riuniti oggi all’Assemblea per l’ambiente sono profondamente preoccupati per come la pandemia provochi nuove e gravi sfide sanitarie, socio-economiche e ambientali e aggrava quelle esistenti, in tutto il mondo. Lavoreremo insieme per identificare azioni che possono aiutarci ad affrontare il cambiamento climatico, proteggere la biodiversità e ridurre l’inquinamento, allo stesso tempo“.
L’Assemblea ha approvato la nuova strategia a medio termine dell’UNEP per il periodo 2022-2025 definenzo il ruolo dell’organizzazione ai fini delle promesse dell’Agenda 2030. “La strategia mira a trasformare il modo in cui l’UNEP opera e si impegna con gli Stati membri, le agenzie delle Nazioni Unite, il settore privato, la società civile e i gruppi giovanili, per essere più incisivi, più veloci, più forti“, ha affermato Inger Andersen, Direttore esecutivo dell’UNEP . “Questa strategia mira a fornire scienza e know-how ai governi. La strategia riguarda anche l’azione collettiva dell’intera società, spostandoci al di fuori dei ministeri dell’ambiente per guidare l’azione“.
Insieme al Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres nel corso dell’Assemblea l’UNEP a presentato un importante rapporto di sintesi “Making Peace with Nature – un progetto scientifico per affrontare le emergenze di clima, biodiversità e inquinamento” che si basa su prove provenienti da valutazioni ambientali globali e fornisce un modello completo per risolvere le triplici emergenze planetarie del cambiamento climatico, della biodiversità e dell’inquinamento.
“Gli ultimi giorni sono stati incoraggianti. Abbiamo assistito a un nuovo sforzo globale su economie circolari efficienti sotto il profilo delle risorse. Una spinta al finanziamento della riduzione delle emissioni dalle foreste. Governi, scienziati e aziende si uniscono per guardare ai big data come strumento di cambiamento. I giovani alzano la voce e chiedono fondi mirati per consentire il loro impegno più forte“, ha concluso Inger Andersen.
A cura della redazione di Ancler